Il licenziamento può ritenersi comunicato al lavoratore anche con la sola trasmissione del modello UNILAV a mezzo Whatsapp

Con sentenza del 16 aprile 2025 (testo), il Tribunale di Napoli ha ritenuto che il licenziamento possa ritenersi validamente comunicato al dipendente con la trasmissione – a mezzo WhatsApp – del solo modello UNILAV.

Ciò in quanto tale documento – pur non indicando nel dettaglio la motivazione oggettiva addotta dal datore di lavoro – contiene “le generalità delle parti, gli estremi del rapporto di lavoro, la data del recesso” e, genericamente, il tipo di licenziamento (per “motivi oggettivi”).

Secondo la Corte, tale modalità operativa integra il requisito della forma scritta (ex art. 2 L. n. 604/1966) e rende il licenziamento “pienamente efficace dacché entrato nella sfera di conoscenza del destinatario”, circostanza comprovata anche dalla successiva impugnazione dello stesso da parte del lavoratore (oltre che dalla mancata contestazione in sede giudiziale).

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